martedì 17 maggio 2011

Fontana di Rosello



Questa duecentesca Fontana ha subito nel corso dei secoli numerose modifiche nell'aspetto e nello stile costruttivo. Essa era detta del Gurusele o Gurusello, termine che con il passare del tempo è stato ridotto in Rosello.
Non conosciamo molto del suo aspetto primigenio, se non il fatto che nel XVI secolo essa si presentava costituita da 12 cantaros di bronzo, dai quali zampillava l'acqua. Nel XVII secolo la Fontana venne di nuovo riammodernata in stile manierista e l'aspetto con il quale ancor oggi la vediamo le deriva in buona parte da quei lavori. Famosa, come fonte iconografica di quella versione del monumento, è il quadro del Bilevelt, che si trova nella Chiesa di Santa Caterina.
Le quattro statue della Fontana, che troneggiano severe e composite, incarnano, in un'allegoria che rimanda come monito perenne all'inesorabile scorrere del tempo, le quattro stagioni, e le dodici bocche dalle quali l'acqua fuoriesce, costituiscono la rappresentazione dei dodici mesi in cui queste si suddividono.

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